Opere Teatrali

Giro di vite

dramma

Adattamento dell’omonimo romanzo di H. James. Una storia di fantasmi, di ossessioni e di morte. Forse soltanto il ricordo di un incubo, o la “folle” istanza dei desideri inconfessabili di una giovane e morbosa Istitutrice.

A zonzo

(da Jerome K. Jerome) Commedia

Lui, Lei, L’altro se ne vanno a zonzo nei territori dell’immaginario. Lontanamente ispirato a “Tre uomini a zonzo” di J.K. Jerome, A zonzo è la storia picaresca di tre personaggi alla ricerca del senso della vita e delle cose, un’avventura post-beckettiana, una metafora della vita scandita da tre momenti che riguardano il nostro quotidiano: la Notte, il Giorno, il Tramonto.

Corsari

commedia

Testo di “genere” che si ispira fortemente ai racconti d’avventura e di mare: Conrad, Salgari, Melville, di cui rimangono alcune “trame” e personaggi simbolo (il Capitano, il Frate, due damigelle, etc.). Tre luoghi scandiscono il ritmo dell’azione: la Nave, l’Isola, la Montagna, in un viaggio di sei personaggi alla ricerca di un tesoro perduto, o soltanto di un magico anellino: tutti pronti, comunque, a ricominciare sempre daccapo.

Altri tempi

dramma

Da una costola di “Vecchi tempi” famoso testo di H. Pinter, nasce una storia a cinque personaggi: due coppie (una forse specchio dell’altra) colte, attraverso un montaggio drammaturgico alternato, in due stagioni diverse della loro vita. Un quinto personaggio femminile si incunea fra le due coppie alla maniera di una perturbante “femme fatale”. Il tema è quello della incomunicabilità (VERA: Mi ami? SIMONE: Fuori, piove?).

Tristana

dramma

Adattamento del romanzo di B.P. Galdòs da cui Bunuel trasse l’omonimo film. Due attrici, una giovane e l’altra più anziana, “ripetono” in scena la loro romanzesca vicenda: una con la speranza  di un futuro pieno di felicità e di sogni, l’altra col dolore di ciò che non è stato. Fino ad arrivare ad un drammatico confronto.

Rodolfo Valentino

dramma

La vita di Rodolfo Valentino attraverso tutti i film che ha interpretato, riscritti per la scena. Un intrigante mix di cinema e teatro che partendo dalla biografia di un Divo del cinema muto arriva a mostrare un personaggio teatrale di profonda umanità: la tragedia di un individuo che vive molte intime contraddizioni e inquietanti ricomposizioni: ultima quella che lo vide interpretare nello stesso film il figlio dello Sceicco e suo Padre.

Giovanna d’Arco, la vera storia

dramma

Chi era Giovanna d’Arco, la vergine guerriera, patrona di Francia, la Pulcelle d’Orleans che sconfisse gli Inglesi, e dopo un processo-farsa, venne accusata di eresia e bruciata viva nella piazza di Rouen? Una santa, una puttana, una strega? Quello che è certo è il fatto che della sua vita si sono impossessati il cinema, il teatro, la storia, aumentandone il mito e il mistero.
Partendo da documenti “storici”, e affascinati da una figura eccezionale che offre, alla nostra sensibilità assolutamente contemporanea, temi e riflessioni di drammatica attualità (il rapporto fra Religione e Potere, lo scontro di civiltà, il Sapere e l’Azione, etc.) si è elaborato un testo teatrale che ripercorre gli eventi fondamentali della storia di Giovanna d’Arco credendoci fino ad un certo punto: finchè il teatro, col gioco scenico delle sorprese e delle simulate identità, non ci mostrerà una vicenda forse ancora più immaginaria e ingannevole, ma, da un punto di vista drammaturgico, più fortemente plausibile e vera.

Maria Pascoli, una storia segreta

dramma

Scrivere un testo teatrale su Maria e Ida Pascoli è stata, prima di tutto, una sfida accettata e portata avanti fra tanti dubbi e problemi che riguardavano da una parte la struttura stessa della composizione drammatica, dall’altra capire quale senso, nuovo o altro, poteva avere dopo quanto è stato scritto, detto, alluso su Giovanni Pascoli e sul quel particolare ménage à trois che ha visto i tre fratelli e sorelle convivere amorosamente per anni nella stessa casa fino al matrimonio di Ida, e poi Maria e Giovanni da soli fino alla morte del poeta. Nessun interesse mi spingeva ad un lavoro drammaturgico in questa direzione; nel monumentale libro scritto da Maria, Lungo la vita di Giovanni Pascoli, c’era già tutto: amori e morte, episodi minuti ed eventi grandiosi, incontri effimeri e colloqui con uomini straordinari, una ricchezza di aneddoti accecante, una storia con un unico personaggio imponente e per tanti versi inquietante, tenuto insieme da un solo punto di vista, quello di Maria, che ogni cosa mette in ordine e regola secondo il suo comune e arguto sentire.

Capricci del ‘900

dramma

Capricci del ‘900 nasce dall’ampliamento di un precedente melologo, con musiche del Maestro Fabrizio Festa, andato in scena a L’Aquila il 20 dicembre del 2002, poi sviluppato in una direzione più teatrale e drammaturgicamente più ricca e complessa. Il dramma, che prefigura una “mise en espace” molto movimentata e dinamica, con uso di costumi delle diverse epoche, ripercorre le vicende di vari personaggi la cui vita attraversa quei momenti storici, culturali e sociali che hanno caratterizzato il nostro Novecento, vissuti non stando al centro degli eventi, ma distanti, da lontano, come in un tragico, maledetto o bellissimo riflesso.